Dopo aver ottenuto il via libera da parte della Commissione Centrale Tecnica, l’UNI ha pubblicato la norma UNI 11558 “Valutatore immobiliare. Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”, andando a intervenire direttamente sul tema delle valutazioni immobiliari. Un argomento che, in evidenza, necessita di regole e di codici di riferimento a tutela delle scelte del consumatore e della professionalità specialistica degli operatori, e che attraverso tale intervento si cerca di ottimizzare.
Secondo quanto commentato da Giampiero Bambagioni, Coordinatore del gruppo di lavoro UNI “Stima del valore di mercato degli immobili”, la norma “contribuirà a rendere maggiormente intelligibile il processo valutativo a livello nazionale ed internazionale nell’interesse del mercato e del sistema Paese (…) Sono infatti tanti i soggetti interessati ad avere delle valutazioni immobiliari eseguite da esperti di elevata professionalità, tra questi: banche (per la valutazione degli immobili a garanzia delle esposizioni creditizie), tribunali (per stime fatte in funzione di procedure esecutive), fondi immobiliari, imprese (ai fini della redazione dei bilanci),Stato e enti pubblici in funzione della dismissione e valorizzazione del relativo patrimonio immobiliare”.
In particolare, la nuova norma stabilisce i requisiti di conoscenza, di abilità e di competenza del valutatore immobiliare. Tra le principali competenze, spiccano l’esperienza maturata di almeno tre anni nel settore, con conoscenze – integrava il sito Lavori Pubblici – in estimo, principi di economia e mercati immobiliari, sistema catastale, fiscalità immobiliare, certificazione ambientale e, più in generale, competenze in diritto urbanistico, matematica finanziaria, statistica, scienza e tecnica delle costruzioni.
È inoltre necessario che il valutatore possegga delle competenze necessarie per poter effettuare la sua valutazione in maniera appropriata, sia nella tecnica di rilevazione dei dati che nell’applicazione dei procedimenti di stima, nell’audit immobiliare e nel riesame dei rapporti di valutazione. Formalmente, i valutatori possono essere iscritti nell’albo o ai registri di architetti, ingegneri, geometri, periti industriali, agronomi, o ancora essere agenti immobiliari, periti esperti iscritti presso le Camere di Commercio e altri professionisti.
“La conoscenza approfondita della moderna dottrina estimativa da un lato, e l’applicazione della medesima in maniera appropriata dall’altro” – conclude Bambagioni – “costituiscono le due facce di una stessa medaglia, essenziali al fine di una oggettiva determinazione del valore degli immobili; valore che costituisce la base per il buon funzionamento dei mercati, per operazioni di cartolarizzazione e finanza strutturata, per una equa fiscalità immobiliare, per la mitigazione del rischio nell’erogazione di mutui ipotecari nel rispetto di Basilea III e della normativa a livello UE”.
Particolare soddisfazione per la nuova norma è stata attribuita dai principali stakeholders, che sperano ora che le istituzioni continuino a fare i giusti passi per una migliore regolamentazione e sviluppo del comparto immobiliare.